giovedì 30 dicembre 2010

Buon 2011

Tanti auguri di Buon Anno a tutti i lettori di Passeggiando Sui Monti Lepini

venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale

Tanti auguri di Buon Natale a tutti i lettori di Passeggiando Sui Monti Lepini

lunedì 20 dicembre 2010

Maialino di montagna



Due maialini selvatici presenti sugli altopiani del Monti Lepini
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lunedì 29 novembre 2010

La vetta di Monte Lupone



Monti Lepini. La vetta innevata di Monte Lupone durante un'escursione invernale
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venerdì 26 novembre 2010

Dal Campo di Montelanico a Monte Lupone. Profilo altimetrico


Monti Lepini: Escursione Campo di Montelanico - Monte Lupone: Profilo Altimetrico
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Dettaglio escursione
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Itinerario
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Immagine 3D
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giovedì 11 novembre 2010

Gorga. Il Fontanile di San Marino



Monti Lepini. Gorga. Il Fontanile di San Marino
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venerdì 22 ottobre 2010

Montelanico - Centro Storico


Montelanico. Un panorama sul Centro Storico di Montelanico visto dalla vetta del Monte Prunio
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giovedì 21 ottobre 2010

Ringraziamenti

Un grazie di cuore a tutte le persone che domenica scorsa hanno visitato a Montelanico, durante la Sagra della Castagna, la Mostra Fotografica delle Orchidee.

A tutti Voi va il nostro ringraziamento per i complimenti ma soprattutto per i consigli ed i suggerimenti

Danilo e tutto lo Staff di Passeggiando Sui Monti Lepini

lunedì 11 ottobre 2010

Sagra della Castagna. Mostra Fotografica delle orchidee dei Monti Lepini

Domenica 17 ottobre 2010, a Montelanico in occasione della Sagra della Castagna, presso la Biblioteca Comunale, sarà possibile visitare, tra i vicoli del centro storico, la I edizione della Mostra Fotografica delle diverse specie di orchidee presenti sui Monti Lepini. Un'occasione per ammirare questi bellissimi esemplari che a primavera nascono sulle montagne che circondano Montelanico.
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L’orchidea ha da sempre suscitato curiosità ed attenzione: gli antichi Greci l’ avevano denominata “sandalo del mondo” per la forma di alcune specie simile a quella di una scarpetta. Plinio il Vecchio riteneva l'orchidea un incrocio fra un coleottero ed un vegetale e tanti altri illustri personaggi le hanno venerate per inseguire un ideale di pura bellezza. L'orchidea é, per sua natura, un fiore capace di evocare immagini lussureggianti e oscuri turbamenti, tanti i miti e le leggende sul suo conto e tante le curiosità legate all’ uso in medicina e in cucina, attribuendogli virtù afrodisiache e utilizzandola come principale ingrediente per pozioni magiche ed elisir d’amore, tutti usi che simboleggiavano sensualità, lusso e ricercatezza.
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Luogo:
Montelanico - Biblioteca Comunale - Via Corte Vecchia (Centro Storico)
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Orario:
mattina: 10.00 - 13.00
pomeriggio: 15.00 - 18.00

sabato 9 ottobre 2010

Brigantaggio Monti Lepini. Terza Fase

Meno violenta è stata la terza fase del brigantaggio sui Monti Lepini (1860 – 1870), alla vigilia dell’Unità d’Italia anche se terribili rimangono le gesta dei briganti Cima, Garofano, Doria e Panici, mentre per la repressione lo Stato impiegava soldati di linea alle dirette dipendenze del Generale De Courten. Bande più numerose ed attrezzate per la lotta in favore dello Stato Borbonico dopo la caduta di Francesco II re di Napoli, scorsero tra i confini ex napoletani e lo Stato Pontificio: Cetrone, Andreozzi, Menichetto, Capasso, Fuoco, Guerra, Capri e Chiavone. Le cittadelle lepine furono letteralmente assediate e malgrado le continue taglie “in questi alpestri monti la presenza de’ malviventi ha prodotto in questa popolazione tanto timore che molti cittadini sono costretti a non sortire dall’abitato”. Il fenomeno fu tanto radicato che ancora oggi nella tradizione vi sono tuttora tracce di questo passato: “il Passo del Brigante” sul Monte Semprevisa; le grotte dove verrà soppresso Giovanni Rita, che aveva stabilito forti legami con i grandi proprietari di Sezze, gli ex-voto per scampati pericoli (come in Carpineto nella chiesetta dell’Annunziata dove si ammira un quadro della cattura di sei pastori in contrada Valvisciolo presso la sorgente della Fota”).
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Fonte LEPINI. GUIDA TURISTICA

giovedì 7 ottobre 2010

Montelanico. Sagra della Castagna 2010


Montelanico: Sagra della Castagna 2010 - Programma.

Venerdì 15 Ottobre 2010
Ore 19:00 - Apertura Stand Gastronomici in Piazza Vittorio Emanuele II e lungo le strade del Centro Storico

Sabato 16 Ottobre 2010
Ore 14:00 - Apertura Mostra delle Castagne, Marroni e Artigianato. Esposizione dei lavori realizzati dagli Alunni delle Scuole presso la Sala Garibaldi
Ore 16:00 - Spettacolo Musicale I Piscari Gruppo FolkOre 19:00 - Apertura Stand Gastronomici Ore 21:00 - Spettacolo Musicale con i PGF

Domenica 17 Ottobre 2010
Ore 8:00 - Timbratura delle tele partecipanti al Concorso di PitturaEstemporanea “Il Riccio d'Oro”
Ore 10:00 - Apertura Mostra delle Castagne, Marroni eArtigianato. Esposizioni dei lavori realizzati dagli Alunni delleScuole. Presso la Sala Garibaldi. Apertura Mostra Micologica a cura dell'Associazione Micologica “Lepini”, in Piazza Vittorio Emanuele II
Ore 12:30 - Sfilata Storica dei Rioni di Montelanico ed esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici dei 7 Rioni Storici, di Carpineto Romano in Piazza Vittorio Emanuele II
Ore 13:00 - Apertura Stand Gastronomici
Ore 14:30 - Spettacolo Musicale itinerante con i Piscari Gruppo Folk
Ore 15:30 - Apertura Mostra delle tele partecipanti al Concorso diPittura Estemporanea “Il Riccio d'Oro”
Ore 16:00 - Esibizione Gruppo Folk Norbensis di Norma. Esibizione del gruppo Los Adoquines de Spartaco
Ore 17:00 - Apertura Mostra e Premiazione dei quadri partecipanti al Concorso di Pittura Estemporanea “Il Riccio d'Oro”, presso via Garibaldi, 86
Ore 18:30 - Estrazione di una Tombola di € 1.000,00
Ore 19:30 - Spettacolo Musicale con Maurizio Fortini & Musici Romani

Brigantaggio Monti Lepini. Seconda Fase

Dopo la resa del Brigante Domenico Regno detto Diciannove, il primo pentito della lotta armata, dall’anno 1815 al 1825 (seconda fase) si susseguirono una serie di attentati e violenze senza pari. I Monti Lepini vennero continuamente attraversati da numerose bande di briganti sonninesi, vallecorsani, giulianesi, che si diedero sempre più frequentemente al ricatto ed al sequestro di persona oltre che al facile assalto dei viaggiatori lungo la via Appia. Si susseguirono ad ondate le bande di Masocco (che la madre del Pontefice Leone XIII chiamerà “il gran Masocco”), Meo Marrone, Alessandro Massaroni ed il leggendario Brigante Gasberone. Malgrado lo Stato Pontificio impegnò uomini e mezzi, perfino forti taglie sui ricercati e chiese anche al mondo religioso un apporto costante nella soluzione della questione (vennero impiegati soprattutto i missionari di San Gaspare del Bufalo), la soluzione del problema rimase grave. Si ricorse, nella fase più cruenta, all’esilio dei parenti, alla fucilazione dei banditi alle spalle, perfino all’esposizione in gabbie di ferro. Le loro teste insanguinate vennero appese alle porte del paese: “Pasqualis Antonius Martella a Carpineto, male viventium sui temporis facile princeps, latrones omnes longe superans, caput extra portam sancti Sebastiani in cavea ferrea inclusum, expectat ibi resurrectionem” … mentre il corpo, diviso in quattro parti, veniva “inumatum in aperta campanea”.
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Fonte LEPINI. GUIDA TURISTICA

martedì 5 ottobre 2010

Brigantaggio Monti Lepini. Prima fase

Il banditismo sui Monti Lepini fu un fenomeno secolare. Alcuni documenti di archivio ne fanno cenno fin dal secolo XVIII, durante la Rivoluzione Francese, e successivamente nel periodo napoleonico dal 1800 al 1815 (prima fase), tanto da essere chiamato brigantaggio napoleonico. L’occupazione dello Stato Pontificio e la successiva prigionia dei pontefici Pio VI e PIO VII dettero un forte impulso alla “contumacia”, dapprima motivata dalla coscrizione militare obbligatoria, che portò alla renitenza alle armi e relativa fuga sui monti più sicuri, successivamente dalla lotta armata partigiana dei fedeli pontifici contro l’occupazione francese. Le forze napoleoniche dovettero sostenere una lunga vigilanza armata, istituendovi piazzeforti a Carpineto Romano, Sermoneta e Bassiano. Da motivi politico-sociali nacquero le prime bande di briganti sui Monti Lepini: Domenico Regno detto Diciannove con una ventina di aderenti bassianesi e carpinetani, la banda di Giovanni Rita di origine Sezzese, la banda dei fratelli Rossi presso Roccagorga e la banda dei Cinquanta nella più lontana Artena. Tutte di estrazione popolare e rurale. Dopo una serie di operazioni intese a far depositare le armi, successivamente alla caduta di Napoleone del 1815, e successivi abboccamenti, i briganti si dettero alla resa “non incondizionata”. Nei processi giudiziari che ne seguirono, tutti dichiarano indistintamente di aver cooperato alla caduta dell’Impero Francese e di aver diritto al perdono (verranno chiamati “impuniti”).
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Fonte LEPINI. GUIDA TURISTICA

lunedì 4 ottobre 2010

Dalla Parquaria al Monte Prunio. Itinerario


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Dettaglio escursione
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Profilo altimetrico
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venerdì 17 settembre 2010

Dalla Parquaria al Monte Prunio. Profilo Altimetrico


Monti Lepini: Escursione Dalla Parquaria a Monte Prunio: Profilo Altimetrico
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giovedì 9 settembre 2010

Alla ricerca di faggi e querce secolari di Montelanico. Itinerario


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venerdì 3 settembre 2010

Alla ricerca di faggi e querce secolari di Montelanico. Profilo altimetrico


Monti Lepini: Escursione Alla ricerca di faggi e querce secolari a Montelanico. Profilo Altimetrico
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Dettaglio escursione
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Itinerario
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mercoledì 18 agosto 2010

Montelanico - I Sagra de J'Appallocco

Il prossimo venerdì 20 agosto 2010 a Montelanico, in Piazza Cavour alle ore 20.30 si terrà la I Sagra de j'appallocco.

lunedì 9 agosto 2010

Buon Ferragosto

Lo staff di Passeggiando sui Monti Lepini porge i migliori auguri di Buon Ferragosto a tutti i suoi lettori

giovedì 5 agosto 2010

Mostra delle orchidee


Monti Lepini. Festa della Madonna di Collemezzo. Mostra delle orchidee

mercoledì 4 agosto 2010

Festa della Madonna di Collemezzo - programma

07:30 Partenza per la passeggiata "Alla ricerca degli alberi monumentali"
10:00 Colazione sull'Altopiano
12:00 Santa Messa
13:00 Pranzo
15:00 Giochi Popolari
16:00 Cocomerata
17:00 Tombola Gastronomica

giovedì 29 luglio 2010

Semprevivo di ricci (Semprevivo italico)


E’ una pianta rara e protetta la cui dimensione varia da 3 a 8 cm di diametro. La pianta appartiene alla famiglia delle crassulaceae, un genere di 25 specie di piante succulente, sempreverdi, con foglie riunite in rosette. Le foglie, carnose, da ovate a ellittiche, si sovrappongono le une alle altre e formano rosette compatte, che presentano spesso sfumature rosso porpora. Le rosette di foglie sono generalmente la maggior attrattiva di queste piante. Tutte le specie sono rustiche ed adatte per il giardino roccioso e per i muri a secco. Si possono anche coltivare in vaso. Il Semprevivo di ricci cresce solo in Lazio e Abruzzo ad una quota che va dai 1400 ai 2000 metri di altezza. Il periodo di fioritura va da luglio ad agosto. La pianta quando fiorisce impiega tutta la sua energia. Dopo la fioritura muore. Si adatta a vivere in zone di estrema aridità grazie alle foglie basali che riescono ad accumulare grosse riserve di acqua. E’ presente sui Monti Lepini e precisamente sulla cresta del Monte Semprevisa e sui Monti Salerio e Gemma.
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mercoledì 28 luglio 2010

Pian delle Faggeta - Monte Capreo - Croce Scaccia. Profilo altimetrico

Monti Lepini: Escursione Pian delle Faggeta - Monte Capreo - Croce Scaccia. Profilo Altimetrico
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Itinerario
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martedì 27 luglio 2010

I pianori del Lontro


Monti Lepini: Capanne presso i Pianori del Lontro
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venerdì 23 luglio 2010

Monti Lepini. Il paese di Gorga


Monti Lepini. Una veduta panoramica del paese di Gorga
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lunedì 19 luglio 2010

Gorga - Sprone Maraoni. Profilo Altimetrico


Monti Lepini: Escursione Gorga - Sprone Maraoni. Profilo Altimetrico
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Dettaglio Escursione
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Itinerario
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Immagine 3D
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venerdì 9 luglio 2010

Monti Lepini: Cerro secolare


Monti Lepini: Cerro secolare in località "Colle La Costa"
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mercoledì 7 luglio 2010

Escursione Gorga - Monte Semprevina - Campo di Caccia. Itinerario


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Profilo Altimetrico
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martedì 6 luglio 2010

Escursione Gorga - Monte Semprevina - Campo di Caccia. Profilo altimetrico



Monti Lepini: Escursione Gorga - Monte Semprevina - Campo di Caccia - Profilo altimetrico
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Itinerario
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Immagine 3D
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mercoledì 30 giugno 2010

Dolina nei pressi del Monte Semprevina


Monti Lepini. Una profonda dolina nei pressi del Monte Semprevina
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giovedì 17 giugno 2010

La viola di Eugenia


Un esemplare della "Viola di Eugenia". E' una pianta erbacea che fiorisce sui Monti Lepini in numerosi esemplari a primavera fino ai mesi di Maggio e Giugno. E' legata alla presenza di terreni calcarei e sassosi.

mercoledì 16 giugno 2010

Esemplare di Carpino bianco


Monti Lepini: Un maestoso esemplare di Carpino bianco che si trova nel bosco in prossimità della "Valle le gotte"

mercoledì 9 giugno 2010

Montelanico: Una immagine dell'infiorata


Montelanico: un'immagine dell'Infiorata che si é tenuta domenica 6 giugno 2010

giovedì 27 maggio 2010

La piana di Santa Serena


Monti Lepini: La piana di Santa Serena

mercoledì 19 maggio 2010

Altopiano di Collemezzo. Il laghetto artificiale del Volubro



Monti Lepini: Altopiano di Collemezzo. Il laghetto artificiale del Volubro

lunedì 17 maggio 2010

Campo Montelanico - Civita Norma. Itinerario


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mercoledì 12 maggio 2010

Inghiottitoio di Campo di Caccia

In località Campo di Caccia, a quota 1190m, nel territorio del Comune di Gorga, si trova un inghiottitoio (“oviso” in dialetto) molto interessante dal punto di vista speleologico avendo uno sviluppo di 3400 metri ed una profondità di -610 metri. Le coordinate sono Longitudine: 13°08'37" e Latitudine: 41°37'01". L’oviso si trova vicino ad uno splendido esemplare di faggio secolare e a pochi metri da un interessante pianta di tasso.

lunedì 3 maggio 2010

Il fontanile della Fota


Monti Lepini: Il fontanile della Fota
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giovedì 15 aprile 2010

Il rilievo dell'Ouso di Pozzo Comune




Fonte: Notiziario del Circolo Speleologico Romano

martedì 13 aprile 2010

La capanna lepina


La capanna lepina è giunta fino a noi come testimonianza della forte caratterizzazione di tutto il territorio dei Monti Lepini. I pastori e gli agricoltori usavano questa costruzione abitativa, come ricovero abituale o stagionale, traendo il massimo del beneficio dal territorio circostante. In questi luoghi essi dimoravano a difesa delle greggi, a protezione dei terreni coltivati e dei raccolti stagionali. In alcune zone di montagna si coltivava il grano e la paglia veniva utilizzata come copertura per il tetto delle capanne. Il posto in cui costruire la capanna veniva scelto al seguito del gregge, nel posto reputato più sicuro e lontano dai pericoli (animali selvatici e agenti atmosferici). Lo stazzo era formato dalla capanna e dal recinto dove stazionava il gregge (la mantra). Inizialmente veniva costruito sul nudo terreno un muro in pietre, squadrate in modo rozzo, (jo sergio) alto e spesso circa un metro, con diametro interno dai quattro ai cinque metri. Per l'intelaiatura della copertura conica o a due spioventi, si usavano lunghi e flessibili pali, il tutto a sostegno di ginestre, frasche, felci o paglia. Al suo interno trova posto il focolare, posto al centro direttamente sul terreno battuto o sulle schiazze (lastre di pietra). La ravazzola (giaciglio fatto di paglia, cenci,o di foglie) fungeva da letto. La madia serviva per riporre gli alimenti, le bancozze, (piccoli seggiolini in legno) servivano per sedersi. I terrazzamenti venivano eretti, vicino alla capanna, lungo i pendii dei monti, predisponendo piccoli pianori, allo sviluppo del suolo, altrimenti corroso dallo scorrimento delle acque di superficie. Le terrazze in pietra a secco (macere) erano di varie forme e dimensioni e venivano adattate all'andamento del terreno. La capanna poteva essere adibita anche a ricovero degli attrezzi agricoli, oltre a riparo temporaneo di animali e uomini nel periodo stagionale dei raccolti. Essa rappresentava per il pastore il luogo dove viveva e svolgeva tutte le sue attività giornaliere: governare e mungere gli animali, produrre il formaggio, tosare le pecore, coltivare la terra ma rappresentava un luogo di riferimento anche per altre figure che interagivano con il pastore quali nevaroli, carbonai e piccoli commercianti.
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venerdì 9 aprile 2010

Annullamento escursione

L'escursione di domenica 11 aprile 2010 é annullata causa cattive previsioni meteo sul percorso previsto per l'escursione.

Saluti a tutti

giovedì 8 aprile 2010

Il Tasso: L’albero della morte


In tutta la zona dei Monti Lepini occidentali che va da "Pian della Faggeta", Monte Pizzone, Pian della Croce, Monte Erdigheta, "Monte Semprevisa" e anche in alcune zone dei Monti Lepini orientali ad esempio il Pianoro del lontro, si possono incontrare diversi esemplari di Taxus baccata, una conifera fra gli alberi più longevi. Alcuni esemplari raggiungono dimensioni notevoli. Quello che si trova a Pian delle Faggeta presso la “Fonte dell’acquicciola” raggiunge una circonferenza di 3,85 metri. Questi esemplari sono la testimonianza di un antico bosco esistito oltre 70 mila anni or sono (Mesozoico). In questa conifera i coni si sono trasformati in arilli, composti da una parte esterna rossa carnosa e commestibile e da una parte interna molto dura e velenosa come del resto tutta la pianta. La riproduzione avviene per opera degli uccelli, che mangiano gli arilli, digeriscono la parte esterna ed espellono i semi che non riescono a digerire. Il legno ha la caratteristica di resistere a grosse sollecitazioni sia di compressione che di trazione, Veniva utilizzato nell'antichità per la costruzione di archi e frecce. L'arco della mummia di Similaun, era costruito in Taxus baccata. Da questa caratteristica oltre al fatto di essere molto velenoso gli veniva attribuito la nomea di “Albero della morte”. Le sostanze che contiene questa pianta vengono usate attualmente per la fabbricazione di farmaci utilizzati soprattutto in chemioterapia.
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mercoledì 7 aprile 2010

Arilli di Taxus Baccata


Monti Lepini: Arilli di Taxus Baccata

martedì 6 aprile 2010

L’Ouso di Pozzo Comune

Nel punto più depresso della località di "Pian delle Faggeta" si apre la cavità carsica (in dialetto “Ouso” o “Oviso”) di Pozzo Comune. La grotta raggiunge la profondità di 170 m con 4 salti rispettivamente di 18, 20, 25 e 12 metri (Rilievo completo). L’ingresso della cavità è semi coperto da alcuni alberi. Nei pressi di una piccola parete rocciosa è visibile un piccolo torrente che sfocia proprio all’ingresso della grotta. La parte iniziale è costituita da una galleria con un fondo caratterizzato da gradini rocciosi. Da qui ci si immette in un salone caratterizzato da una volta molto ampia in cui sono presenti molti detriti rocciosi. Un cunicolo immette poi in un ambiente dal soffitto basso. Il crollo di massi di grandi dimensioni è stato causa dell’ampliamento della volta. Alcuni fattori tettonici hanno causato la profondità mentre l’acqua ha causato l’erosione levigando la roccia in questo tratto. Alla base del primo pozzo è infatti presente acqua della falda freatica che sgorga da una fessura impraticabile all’uomo. La pavimentazione del secondo tratto della grotta è dovuta all’erosione della roccia viva interrotta da marmitte e laghetti. Proseguendo nella grotta si giunge alla sommità di uno scivolo roccioso, molto ripido, che immette in un ampio salone sub-circolare. La grotta devia quindi bruscamente verso sinistra e si arriva ad un nuovo salto per proseguire poi per un ripido cunicolo fangoso (unico punto in cui è presente il fango nella grotta). Successivamente l’andamento della grotta continua con una serie di pozzi e cascate. Il fondo del condotto è caratterizzato da marmitte e gradini. Dopo una brusca sterzata le acque arrivano al ciglio di un salto dove la grotta raggiunge, dopo quattro salti, la profondità massima di 170 m. Un sifone dell’altezza di 2 m è la parte terminale del cunicolo.
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giovedì 25 marzo 2010

Il Castello di Sermoneta


Il Castello di Sermoneta visto dalla strada che porta alla Civita di Norma

giovedì 18 marzo 2010

Dal Campo di Montelanico alla Civita di Norma


Da Montelanico si raggiunge il Campo di Montelanico (788 m) dove si parcheggia l’automobile. L’escursione inizia attraversando il campo in direzione sud e si raggiunge dopo pochi minuti la “Pantana Camenardo”, una pozza naturale, oltrepassata la quale, si prosegue mantenendo la recinzione sulla destra fino al suo termine. L’escursione continua in direzione ovest fiancheggiando un muro a secco e quindi si prosegue, verso sud-ovest fra il “Colle della Dogana” e la “Costa delle Tommelle”, fino al termine di un secondo muro a secco. Da qui si continua attraverso una radura fino alla località “jò Santo”. Da qui si prende l’antica strada di collegamento fra i paesi di Norma e Montelanico e si raggiunge prima la località “Ospedaletto”, fino ad arrivare ai ruderi della città di Norba, una antica colonia che i Romani fondarono sui Monti Lepini di fronte alla minaccia dei Volsci.
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Quota partenza: 788 m
Quota massima: 800 m
Dislivello totale: m. 720
Difficoltà: media
Distanza: 18.000 m
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Tempo totale: 8h 00min
Ascesa: 3h 30min
Discesa: 3h 30min
Sosta pranzo: 1h 00min
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Itinerario
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Profilo Altimetrico
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Nota: 8 km su asfalto
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(Riproduzione riservata)

venerdì 5 marzo 2010

Il Volubro


Montelanico: Il laghetto artificiale del Volubro sull'altopiano di Collemezzo

domenica 21 febbraio 2010

Montelanico: La fontana del Biondi restaurata


Il 20 febbraio 2010 è stato un gran giorno per Montelanico. E' stata restituita al paese la sua fontana. La famosa Fontana del Biondi. E si, è stata restituita perché quella che si poteva osservare fino a prima dello scorso Natale non era più la vera fontana del Biondi, perché sia a causa di un restauro azzardato, sia per le ingiurie degli agenti atmosferici ed anche per una manutenzione non confacente, era diventata irriconoscibile. Ora abbiamo la fontana che si presenta ai nostri occhi come il famoso scultore la consegnò ai montelanichesi nel lontano 1891. E' doveroso ringraziare tutti gli attori di questo miracolo, dal Comune, alla Regione Lazio, alla squadra di tecnici che a vario titolo e livello hanno operato questo restauro ed anche alla sovrintendenza dei beni culturali del Lazio. Nel pomeriggio si è svolta presso la sala Garibaldi la cerimonia commemorativa dell'avvenimento alla quale hanno preso parte oltre al sindaco di Montelanico, quelli di Gorga, Cisterna di Latina , Morolo, il Presidente della XVIII Comunità Montana, il referente storico del nostro paese Luigi Roberti, l'assessore competente della regione ed il Sovrintendente che ha vigilato ai lavori di restauro. Grande è stata l’affluenza di cittadini di Montelanico che ha gremito la sala durante gli interventi degli invitati e durante la cerimonia dello scoprimento della fontana.

mercoledì 17 febbraio 2010

Montelanico. Sia apre una voragine nei pressi della via Carpienetana

Una voragine di 6 metri di diametro per una profondità all'incirca di 25 si è generata dallo sprofondamento del terreno avvenuto questa mattina nel comune di Montelanico in via Carpinetana all'altezza del Km 8°. Ad accorgersene è stato il proprietario dell'appezzamento del terreno che si era recato nel campo per fare della legna e resosi conto dell'accaduto ha avvisato i vigili del fuoco arrivati dalle sedi di Colleferro e Montelanico. Da una prima verifica, la presenza di una falda acquifera nel sottosuolo sembrerebbe la causa che ha provocato il cedimento del terreno. (Fonte: Omniroma.it)

martedì 16 febbraio 2010

Montelanico: La Fontana del Biondi


La "Fontana delle Faune" torna al suo originale splendore. Sabato 20 Febbraio 2010 a Montelanico, Piazza Vittorio Emanuele II, alle ore 16.00, verrà inaugurata l'opera realizzata da Ernesto Biondi recentemente restaurata dal Comune di Montelanico.
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La fontana, per la quale l'artista modellò i quattro putti alati che poggiano sulla coppa ferrea al centro della grande vasca, conserva sul basamento un'iscrizione che ricorda il fatto inedito che il sindaco di Morolo non volle eretta la fontana nel paese a causa dello schieramento politico del Biondi e questi decise quindi di donarla ai Montelanesi.

lunedì 8 febbraio 2010

Il Santuario di Maria Santissima del Soccorso


Montelanico: Il Santuario di Maria Santissima del Soccorso

lunedì 1 febbraio 2010

Monte Semprevisa


Un suggestivo panorama del Monte Semprevisa visto dalla provincia di Latina

sabato 30 gennaio 2010

Escursione annullata

L'escursione di domani, 31 gennaio 2010, é annullata causa maltempo. Le previsioni meteo non sono favorevoli allo svolgimento dell'escursione.

Saluti a tutti

giovedì 14 gennaio 2010

Carpineto Romano visto dalla via Francigena del Sud


Monti Lepini: Una suggestiva immagine del paese di Carpineto Romano visto dalla via Francigena del Sud
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(riproduzione riservata)

mercoledì 13 gennaio 2010

Monti Lepini innevati



Una suggestiva immagine dei Monti Lepini ammantati di bianco dopo la nevicata di questa settimana (foto scattata dalla pianura pontina)
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(riproduzione riservata)

giovedì 7 gennaio 2010

La caloncia


Uno splendido esemplare di "caloncia", nome dialettiale, un fungo commestibile molto diffuso sui Monti Lepini
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(riproduzione riservata)

lunedì 4 gennaio 2010

Ciambelle al vino


Ingredienti (per 6-8 persone)
- 0,5 kg di farina;
- 2,5 etti di zucchero;
- 1 bicchiere di olio extravergine di oliva;
- semi di finocchio selvatico;
- 1,5 bicchiere di vino bianco;

Procedimento
Formare una fontana di farina nel cui centro vanno versati tutti gli altri ingredienti. Impastare fino ad ottenere una massa morbida.Ricavare quindi degli gnocchetti dello spessore di 1 cm. Formare un cerchio a forma di ciambella e lasciar riposare. Riscaldare il forno a 180 gradi e cuocere le ciambelle per circa 25-30 minuti e comunque fino a quando le ciambelle non siano dorate.

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