martedì 19 agosto 2008

Sorbo domestico

Il Sorbo domestico (sorbus domestica) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosaceae. E' presente sui Monti Lepini ma è originario dell'Europa Meridionale, dalla Spagna alla Crimea e all'Asia Minore, spesso coltivato per i frutti anche fuori dal luogo dove era cresciuto. In Italia si trova sporadico in tutta la penisola e nelle isole, nei boschi montani di latifoglie preferenzialmente su substrato calcareo. L’albero è alto fino a 13 metri, molto longevo, i rami sono grigi e la gemma quasi glabra e vischiosa. Le foglie sono alterne e lunghe fino a 20 cm, con 6-10 paia di foglioline ovale o lanceolate sessili, dentate ai margini e acute all'apice. I fiori sono numerosi con il calice a cinque lacinie triangolari acute. Il frutto e' lungo da 2 a 4 centimetri, di colore giallo-rossastro-arancione e punteggiato diventa di colore bruno a maturità. La polpa e' verdognola e dolce quando il frutto è maturo. I frutti sono commestibili e maturano in autunno e sono molto ricercati dalla fauna selvatica. I frutti, di sapore acidulo, ricchi di acido malico e vitamina C, diventano dolci, con polpa farinosa molle. I frutti vengono utilizzati per fare sidro, confetture, liquori e salse. I frutti hanno proprietà astringenti, diuretiche, detergenti, rinfrescanti e tonificanti. Dal legno giovane si estrae un liquido scuro per tingere tessuti. Il tannino estratto dalle foglie un tempo serviva per la concia delle pelli. Il legno, colorato in rosso bruno, ad alburno più chiaro, e' duro ed elastico e trova impiego nella costruzione di pezzi sottoposti a forte attrito, oltre che in falegnameria per attrezzi rurali e casalinghi, lavori da tornio ed intaglio. Il sorbo domestico, è indicato per la coltivazione biologica e per la valorizzazione di zone marginali. E’ impiegato anche a scopo ornamentale.