giovedì 12 maggio 2016

Bosco carpino bianco (Carpinus Betullis) della Valle delle Cotte



Situato fra i comuni di Montelanico e Norma sul lato nord del colle, a quota 750 m, divisorio dei pianori carsici della Selva di Norma e della Valle delle Cotte si trova un bosco antico di carpino bianco (frammisti ad alcuni alberi di Cerro e Acero) che conta numerosi esemplari con una circonferenza del tronco superiore a 5 metri.
I rami degli alberi in tempi passati sono stati continuamente tagliati ad opera di pastori, che, con queste operazioni di ceduazione, creavano la riserva del foraggio con il fogliame per le le capre e i bovini nei periodi di carestia e siccità.
Gli alberi di carpino bianco sono molto resistenti alle intemperie e all’inquinamento; la forma è dovuta alla ricrescita di numerosissimi pollori e quindi di nuovi rami, ricrescita operata dalla pianta come reazione alle drastiche potature che dà agli alberi forme molto irregolari e quasi animate.
Per la posizione sul lato nord del colle questi alberi, dal tronco molto venato a testimoniare la loro anzianità, sono ricoperti da muschi e licheni che fanno assumere al paesaggio una forma surreale.

Usi del carpino bianco:
Oltre alla fornitura di foraggio per gli animali ricordiamo:
- legno caratterizzato da elevata durezza, omogeneità e pesantezza, veniva usato per la costruzione di raggi per le   ruote dei carri, ingranaggi o attrezzi, quali ad esempio ceppi da macellaio.
- alto potere calorifero, lo rendeva adatto alla fabbricazione di carbone da legna.
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