La Carlina (Carlina acaulis) è una pianta perenne, quasi senza fusto, e si trova aderente al terreno. Le sue foglie sono disposte a raggera e sono molto spinose. I suoi fiori compaiono da luglio a ottobre, sono bianco verdastri o argentati. Il suo achenio e' ricoperto di peli gialli ripiegati, la sua radice e' grossa, con lattice dall'odore sgradevole. La Carlina vive fino ad una altitudine di duemila metri e si può comunemente trovare nei boschi e terreni sassosi. Il fiore della carlina puo' considerarsi un piccolo igrometro: quando il tempo e' bello le bratte sono ben aperte e distese, in previsione di maltempo esse si inclinano verso l'interno, ricoprendo il capolino. Della Carlina si utilizza la radice, raccolta in autunno ed essiccata nel forno: ha proprieta' cicatrizzanti, diuretiche, sudorifere e serve per curare influenza, eczema, acne e fegato. Il decotto di carlina (50 grammi di radici tritate e bollite per 5 minuti in un litro di acqua, zucchero quanto basta, una tazza due o tre volte al giorno) serve per curare il fegato e favorire la digestione. Sulla Carlina esistono vari cenni storici e stando ad una leggenda l'imperatore Carlo Magno avrebbe somministrato ai suoi soldati un preparato di questa pianta per guarirli dalla peste.